a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Schio
Una mostra dedicata alla Grande Guerra dal titolo ‘Les Deplaces’, allestita dall’associazione IV Novembre a Grigny, è stata l’occasione per risaldare un rapporto di amicizia tra la città di Schio e quella francese. La delegazione scledense composta dal sindaco Valter Orsi, l’assessore Anna Donà e il presidente dell’associazione IV Novembre, Giorgio Dall’Igna, si sono recati in visita a Grigny, per la chiusura della mostra, allestita nel Centro Espositivo Sidney Bechet.
Un momento toccante ha caratterizzato la presenza della delegazione scledense: l’inno nazionale ha risuonato lungo le vie di Grigny. “Per i primi emigrati, purtroppo, vivere in Francia ha comportato una difficoltà di integrazione per il senso di abbandono della madre patria – spiegano dal Comune di Schio – Solo le ultime generazioni stanno riscoprendo il legame con le proprie origini. Straordinaria la partecipazione di Italo-Francesi, di origine scledense, durante il soggiorno della rappresentanza: è stata un’occasione per sentire le testimonianze di chi ha dovuto lasciare la patria in cerca di futuro”. Questo profondo legame che unisce le due comunità è stato poi rafforzato dalla sottoscrizione del Patto di amicizia, firmato da Valter Orsi e Philippe Rio, sindaci di Schio e Grigny, che hanno formalizzato quel legame di “stima, concordia e solidarietà” che da anni caratterizzano questo filo che unisce le due città. Per mantenere vivo e rafforzare, quindi, questo vincolo il ‘Patto’ individua le azioni da proporre, puntando sull’apprendimento delle lingue in ambito scolastico, sullo sviluppo di attività turistiche, sullo scambio di esperienze in campo politico, culturale, sanitario, storico e scientifico.
Un Patto che diventa quindi uno strumento per intensificare le relazioni con Grigny, città dove gli abitanti hanno riscoperto e sentono profondamente il legame alla loro terra di origine. “È difficile spiegare l’emozione che provi quando le persone ti abbracciano piangendo riconoscendoti rappresentante di un territorio di cui a volte hanno solo sentito parlare dai loro nonni, un colpo al cuore che non può lasciarti indifferente – ha dichiarato il sindaco Valter Orsi – Conoscere i luoghi in cui i loro avi hanno lavorato, scavando pietre per produrre il materiale necessario alla costruzione di case e anche della metropolitana parigina, ha confermato come i nostri migranti si sono insediati in quel territorio lavorando duramente, guadagnandosi il rispetto della gente locale. Toccare ora con mano quanto ancora portino nei loro cuori la nostra città, mi fa sentire orgoglioso di averla potuta rappresentare e farla sentir loro vicina”.
I rapporti di amicizia e scambio vengono alimentati dall’associazione scledense Schio~Grigny, in particolare dalla signora Annalisa Marsilio, e dalla omonima associazione francese di Grigny.
a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Schio